Archivi categoria: Versi e Prosa (LE PAROLE CHE HO GIA’ DETTO…)

I BAMBINI DI ALEPPO

I BAMBINI DI ALEPPO

 Hanno perso l’angelo custode i bambini di Aleppo,

Waseem ormai non ha più ali per abbracciare quel cielo

sprofondato nel buio di una notte infinita.

Con il filo sottile della speranza

rammendava brandelli di vita e curava il dolore innocente

per regalare ancora un domani ai bambini di Aleppo

sospesi fra il cuore e un vento di stelle.

Figli di un dio minore disceso da un cielo distratto

sognano ancora di ascoltare la voce del mare in un giorno d’estate

quando non pioveranno più fuoco e bombe

sulle strade bagnate di lacrime e sangue. Continua la lettura di I BAMBINI DI ALEPPO

CANTO D’AMORE (dal mare)

E ci venne incontro il mare

mentre docile s’arrendeva il sole

e ricamava d’ombre vermiglie l’orlo del cielo.

Una sfumatura di luna sull’acqua

e una vela bianca che l’attraversava.

Improvviso un fragore d’onde infranse deboli argini

e canti di naufraghi si levarono da sponde lontane.

Con le dita sottili frugammo nella sabbia

e lasciammo orme dolci

e sussurri di voci in conchiglie di vento. Continua la lettura di CANTO D’AMORE (dal mare)

LE MADRI DI ALEPPO

Polvere e fumo fra le macerie di un dolore senza tempo

e lacrime antiche a dissetare

le radici della terra.

C’è odore di morte sulle pietre insanguinate

e il pianto delle madri

mentre stringono al grembo freddo

poveri corpi esanimi.

Accarezzano riccioli di vento e di sabbia

sul capo reclinato in un abbandono

più grave del sonno

adesso che la morte con ali scure

ha disegnato l’orlo di un cielo capovolto. Continua la lettura di LE MADRI DI ALEPPO

PADRE SE ANCORA M’ASCOLTI

E rivedo ancora il tuo sorriso

nella grande luce che risplende

sulle navi all’ancora sospese tra il vento e il mare.

Un volo di gabbiani ricama l’orlo del cielo,

un filo invisibile a legare gli opposti approdi

e mi sorprendo a ingannare il cuore…

Se tu tornassi questa sera

lungo il sentiero dove dolce declina il tramonto

e ombre azzurre nascondono angoli di silenzio,

scoppierei in un pianto di bambina

per dirti quanto buia e ostile è la notte

senza più inganni di stelle a illudere il mio cielo. Continua la lettura di PADRE SE ANCORA M’ASCOLTI

Il tempo per andare lontano (dedicata a Zeus, Blitz, Buio, Cucciolo)

IL TEMPO PER ANDARE LONTANO  (dedicata a Zeus, Blitz, Buio, Cucciolo, Plutone)

Trema nel mio petto il silenzio dei giorni,

i tuoi sorrisi ormai arresi agli inganni delle ombre

e l’affanno di quel respiro lieve come un sussurro

sospeso in un pianto di stelle.

Dolce e crudele ricordare

quando sui tuoi passi stanchi ormai s’è posata la sera

e negli occhi spenti si riflette il nostro mondo

avvolto in una nuvola di nebbia. Continua la lettura di Il tempo per andare lontano (dedicata a Zeus, Blitz, Buio, Cucciolo)

Storia di Zeus (a Zeus con immenso amore)

Occhi profondi come il tuo cielo 

rinchiuso fra muri di cemento

e reti dove si impigliavano i sogni.

Sei nato nel mistero di un bosco,

il primo guaito fra pioggia e vento

all’ombra di antiche querce

mentre sussurravano gli uccelli fra rami di neve.

Un rifugio tra foglie secche e tronchi d’alberi senza più linfa

e un grembo caldo e profumato

per riposare nella quiete dei tramonti. Continua la lettura di Storia di Zeus (a Zeus con immenso amore)

La casa sospesa sul ponte del tempo

C’è una casa sospesa sul ponte del tempo

e non attende più ritorni,

solo nel vento raccoglie l’eco di voci lontane.

Tra le rovine dimora il silenzio

mentre un albero senza più linfa

disegna la sua ombra sui muri.

Il mare accarezza le nude pietre dei moli

e il suo mormorio leggero pare

un sospiro che insegue un pensiero triste. Continua la lettura di La casa sospesa sul ponte del tempo

Fotografie (i bambini scrivono la storia)

Forse è vero che i bambini scrivono la storia…

In un ghetto con le braccia alzate, gli occhi bassi

e un cuore di vento per volare oltre la paura.

Con la pelle dilaniata dentro nuvole di gas

in un villaggio sospeso fra il silenzio della foresta

e il tonfo sordo delle bombe al napalm.

Addormentati su un guanciale di sabbia,

con il viso bianco di luna rivolto al mare,

a quel sogno interrotto in un giorno d’estate. Continua la lettura di Fotografie (i bambini scrivono la storia)

Il destino degli altri (Parigi 13/11/ 2015)

Nel cielo l’inquieta eleganza delle nuvole

prima che il vento le disperda…

 Sembra una sera come tante

sospesa fra l’antico silenzio di Notre Dame

e il chiasso festoso della vita che scorre ai tavolini dei bistrot.

Ma “loro” ancora non sanno

che su Parigi indugia un oscuro presagio,

che fra le righe del cielo è scritto il tempo del dolore

come una profezia sussurrata in un soffio di vento. Continua la lettura di Il destino degli altri (Parigi 13/11/ 2015)

La tua voce sui miei passi (a mio figlio)

 No, non saprò mai il colore dei tuoi occhi…

Ti pesa sulle palpebre il silenzio di un sonno lontano

d’altro tempo consacrato a frammenti d’Eterno.

Una culla di onde nel mare azzurro del cielo

e una ninna nanna in sussurri di stelle,

così il mio pensiero ti accarezza lieve

nella malinconia di ombre di questa notte assorta. Continua la lettura di La tua voce sui miei passi (a mio figlio)